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Veloci Insieme: Yohanes Chiappinelli

Yohanes Chiappinelli ha corso 2:09 al suo debutto in maratona, stabilendo uno dei tempi più veloci per un corridore italiano. Abbiamo parlato del suo soggiorno al Tuscany Camp e del suo approccio alla corsa.

Yohanes Chiappinelli intervista
Yohanes durante la nostra intervista.

Subito dopo una colazione tardiva e una doccia veloce durante il nostro soggiorno al Tuscany Camp, Yohanes scherza sulla nostra imminente intervista assicurando che la faremo in italiano, dato che sta ancora lavorando sul suo inglese. "Sto imparando il tunisino e il burundese, nel caso volessimo farla in un'altra lingua", continua a scherzare.


Yohanes Chiappinelli, nato in Etiopia e adottato da genitori italiani quando aveva 7 anni, è una delle nuove stelle della squadra italiana di corsa su strada che punta a partecipare alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Cresciuto a Siena, l'anno scorso si è trasferito al Tuscany Camp. Dopo la medaglia di bronzo nelle 3.000 siepi agli Europei di Berlino nel 2018, ha deciso di avventurarsi nelle distanze più lunghe. Ha corso la sua prima maratona nel 2023 a Siviglia, fermando il cronometro a 2:09:46 e stabilendo uno dei tempi più veloci per un corridore italiano.

Cosa significa per te correre con gli altri?


Correre insieme agli altri è divertente. Vuol dire essere in compagnia. È diverso dallo stare da soli e pensare sempre a se stessi. Quando si è in compagnia si scambiano due parole e ci si diverte. Ci si stimola a vicenda e si compete allo stesso tempo. Con i miei compagni di squadra qui al Tuscany Camp ci stimoliamo a vicenda ogni giorno ed è questo che mi piace.


Yohanes Chiappinelli corsa
Yohanes durante il suo workout all'Olympic Road.

Qual è il vantaggio principale che trai dallo stare al Tuscany Camp?


Il vantaggio principale è avere un gruppo con cui allenarmi, che mi stimola e mi fa dare il massimo ogni giorno. Poi ho un allenatore competente che mi piace e mi motiva quotidianamente. Inoltre, avere un laboratorio medico e una palestra di alto livello è molto importante. Le gare e i viaggi sono organizzati al meglio, in modo che io possa concentrarmi solo sulla corsa.


Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando sei arrivato qui per la prima volta?


La prima cosa che ho pensato è stata: "Wow, che figata". Ero abituato ad allenarmi da solo, mentre qui ho trovato un gruppo omogeneo di ragazzi provenienti da tutto il mondo. Alcuni sono qui a tempo pieno, mentre altri vengono per un periodo limitato. Per esempio, quando vengono i keniani che corrono veloci, mi sento ancora più stimolato. C'è un ambiente che ti motiva e ti spinge a dare il massimo.


Com'è la convivenza con persone provenienti da tutto il mondo?


Sto imparando qualche parola di burundese e tunisino. Poi ho scoperto la cucina tunisina e ugandese. Io però mangio e basta [ride].


Yohanes Chiappinelli
Yohanes durante una sessione in pista.

Qual è il tuo rapporto con la corsa?


La corsa è la mia compagna di viaggio da ormai 15 anni. È la mia vita. Ora è diventata il mio lavoro. Mi appassiona e mi diverte come quando ho iniziato. Mi ha anche permesso di viaggiare molto. Mi sento fortunato a definirmi un "runner" e ad avere questo talento da coltivare.


Come è cambiato il tuo allenamento nel passaggio dalla pista alle distanze più lunghe?


Il passaggio dalla pista alla strada è avvenuto quando ho capito che nei 3000 siepi sentivo di aver raggiunto il mio limite. Nelle ultime stagioni non stavo migliorando più di tanto. Così ho iniziato a pensare di cimentarmi in distanze più lunghe su strada. Molte persone mi consigliavano di provarci, così ho fatto il grande passo. Sono contento di averlo fatto e sto vedendo i frutti di questo lavoro anche grazie a Giuseppe. Quindi avanti così.


Ti stai avvicinando alle migliori prestazioni italiane di tutti i tempi, il record nazionale è un obiettivo per te?


Il record è uno dei miei obiettivi, ma non l’ho fisso in testa. Il mio obiettivo principale è correre forte. Se corro forte, il record arriverà.


Come procede la preparazione in cerca del qualificante e delle Olimpiadi di Parigi 2024?


La preparazione sta procedendo al meglio. La prossima maratona sarà a febbraio o marzo 2024. Quindi cerchiamo di fare una grande gara perché è molto difficile qualificarsi. Siamo 5-6 atleti per soli 3 posti. Quindi se voglio andare a Parigi, e voglio andarci, devo correre veloce.


Questa intervista è stata editata.

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